Italia’s Got Talent: la nostra pazzesca avventura raccontata dal dietro le quinte

Italia’s Got Talent: la nostra pazzesca avventura raccontata dal dietro le quinte

Italia’s Got Talent un anno dopo: riflessioni di Agnese Riccitelli di un’avventura straordinaria.

Parte uno : dal provino alle audition.

Veramente la nostra pazzesca avventura è iniziata più di un anno fa, a maggio 2016. Per questo … nel raccontare la mia/nostra esperienza mi piacerebbe dividere il racconto in tre parti.

E la prima inizia con un provino mandato senza nemmeno crederci troppo. Sapete quelle cose che si fanno dicendo: “ma si, tanto non ci risponderanno mai”. Il provino comprendeva una unica coreografia molto simile a quella andata in onda nelle audition, senza la mia presenza. Volevo portare le mie allieve e basta. (Io sono vecchia e poco interessante per un pubblico televisivo).

Mandammo il provino e non ci pensammo più. Poi arrivò un mese e mezzo dopo la telefonata dello staff di IGT.Agnese, vi stavamo scartando, poi però ci siamo documentati su di te (e qui ci vuole poco, Facebook, Instagram, sito, per non parlare di foto e video demenziali che compaiono spesso nel mio profilo) e noi vogliamo te. Assolutamente… perché tu esprimi la voglia di danzare, la passione, perché tu vivi la tua scuola di danza come una vera casa e si sente profumo di famiglia quando ne parli. Perché balli dovunque e te ne freghi del giudizio altrui, perché arrivi anche a far ballare la tua gatta.”

Non mi dimenticherò mai quella telefonata, mentre ero al CDR a fare il restauro con un pennello in mano e gli imbianchini intorno. Tutta coperta di vernice. Naturalmente dopo la telefonata ho urlato. Perché sapevo che sarebbe stata una bella avventura.

A seguire arrivammo a “recuperare” il gruppo delle allieve e costruire un numero che fosse il mix tra la mia “persona” e le mie “persone” . Per dirlo alla Grey’s Anatomy.

È chiaro a tutti che tutte le puntate di IGT a parte la finale, sono registrate, per dar modo di preparare un prodotto televisivo di altissima qualità gestendo i concorrenti e tutto quello che gira intorno nei minimi particolari.

A settembre siamo entrati in sala prove. Convocazione a Firenze il Primo Novembre.

Ci siamo preparate come si preparano gli atleti per le olimpiadi (anche se noi avevano ben poca cosa rispetto ai loro record) ma l’approccio è stato lo stesso. La concentrazione, la ricerca della perfezione del movimento la dove la “sincronizzazione” la faceva da maestra, la collaborazione tra noi tutte, l’assistenza sempre di un Maestro in sala prove che ci correggesse tutte fino all’esasperazione. Lo abbiamo fatto con tanta gioia, ma anche credo con quella scelleratezza che si possiede quando si va ad affrontare una cosa più grande di noi senza prenderla troppo sul serio. O almeno, il giusto.

Tutte siamo maturate un pochino in quel lavoro certosino che ci ha avvicinato ancora di più. E ha coinvolto i genitori che man mano che passavamo ogni selezione diventavano sempre più i nostri fan più sfegatati.

Firenze, Primo Novembre. Abbiamo fatto tutto in una giornata. Un sacco di riprese video alla sottoscritta che si è divertita ad entrare ed uscire dai case (sono i bauli delle luci) e fare l’intervista danzando. Praticamente mi hanno fatto fare quello che mi piaceva di più. Mi sono divertita. Un sacco. Una bambina al parco dei divertimenti. Uguale. Poi una prova secca sul palco e via… registriamo, saliamo sul palco… Tutto è stato perfetto, senza una sbavatura. Un applauso e una standing ovation hanno chiuso la nostra performance. 4 SI! Non ci potevamo credere!

https://www.facebook.com/agnesericcitellidancer/videos/440921802909946/

Siamo ripartite x Milano speranzose che tra tutti i 4 SI  di un centinaio di concorrenti, noi potessimo essere selezionate ( solo 31 posti disponibili) per la semifinale. Diciamo che avevamo cominciato a prenderci gusto.


Parte due: la Semifinale

Novembre è stato un mese straordinario perché al CDR avevamo in programmazione un mio “sogno nel cassetto”: l’allestimento dello show FEEL THE LOVE con Sarah Jane Morris e Tony Remy per la Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne. Sarah Jane alla voce, Tony alla chitarra e gli allievi del CDR alla danza. Una serata emozionante. Ma un mese, quello di novembre, davvero senza fiato. Ma il fiato mi è mancato del tutto quando a fine mese IGT mi ha chiamato per comunicarmi che eravamo state selezionate per la Semifinale!

Quindi: vai a trovare un’idea ancora più bella della performance dedicata a Pina Baush dove tutta l’attenzione era per le braccia. In verità ci ho messo poco a trovare l’idea. Ho pensato ai piedi. E a quella meravigliosa poesia di Erri De Luca Elogio dei Piedi che avevo nel cassetto da tanto tempo ed aspettava di essere coreografata in qualche modo. Dicembre, le vacanze di Natale, gennaio… è stato un periodo impegnativo. La fatica era passare dall’idea alla realizzazione della coreografia. Tenere insieme l’effetto che poteva fare un gigantesco telo sul palco, far uscire in modo perfetto i piedi delle ragazze dai buchi, far sparire il telo….

Ce l’abbiamo fatta, abbiamo provato con la stessa professionalità della volta precedente e siamo partite per Roma. 29 e 30 gennaio in Teatro.

Questa volta due giorni tra prove, riprese video e poi la registrazione della Semifinale. Due puntate di semifinali, 31 concorrenti x soli 10 posti. A’sto giro abbiamo cominciato a tremare.

Siamo partite con un pullman tutto per noi, con un po’ di mamme e papà al seguito, e con le idee chiare su una cosa: adesso non si scherza più. Dobbiamo fare sul serio.

Le 18 riccitelle (così ha ribattezzato le ragazze Luciana Littizzetto) sono state impeccabili. 18 professioniste. Prima durante e dopo. Se penso che alcune di loro hanno solo 12.. 13 anni, credo che sia stato importante x ognuna vivere questa esperienza perché te la porti dentro tutta la vita e per certi versi ti fa diventare “grande” tutto d’un colpo.

Allora, l’agonia è stata lunga, eravamo nell’ultimo blocco, le terzultime, poi ci hanno chiamato tutti noi dell’ultimo blocco. Eh… posso dirvi che al momento non ho realizzato. Non ho realizzato che eravamo in Finale. Mi sono emozionata ancora e forse di più quando mi sono vista in televisione.

https://www.facebook.com/agnesericcitellidancer/videos/442574402744686/

Ora mi fermo per una riflessione: certo.. sto parlando di una semplice esperienza in un semplice talent in televisione. Non sto salvando la terra dal buco dell’ozono e non sto raccontando di una spedizione in Africa. E non abbiamo salvato la vita di nessuno. Fly down, me lo dico sempre. Ma questo non vuol dire rinunciare a delle esperienze che al loro interno nascondono dei valori che per delle ragazze… più o meno giovani, sono comunque importanti. Perché laddove c’è un obiettivo da raggiungere, dei sacrifici da affrontare, un ostacolo o tanti ostacoli lungo il percorso.. ecco… se questa è la strada che io e le riccitelli abbiamo percorso, allora è una gran bella strada e ci ha fatto star bene. Un gran che bene.

Posso dirvi che alle 3 del mattino mentre il pullman ci riportava a Milano ho chiamato tutto il mondo e ho urlato questa cosa. E ne ho gioito. Nel modo più puro e sincero.


Parte tre: la Finale

Come dire: adesso sono cavoli! Preparare una cosa più bella di quella “del telo e dei piedi” che, quando è andata in onda… ha scatenato un’ondata di complimenti verso di noi inaspettata. ..

Non è stato facile trovare l’idea giusta. Nella preparazione della Finale gli autori di IGT cercano di collaborare con ogni singolo concorrente affinché ognuno tiri fuori il meglio di se, confezionato nel più bel pacchetto regalo. E qui voglio aprire una parentesi e raccontare di quanto sempre fin dall’inizio siamo stati coccolati, seguiti, trattati da professionisti da tutti i ragazzi dello Staff di IGT. Mai una sbavatura. Non li ho mai visti arrabbiarsi ne innervosirsi anche quando le situazioni complicate lo giustificavano. Sono stati adorabili. Dagli Autori, al Coreografo, al Direttore Artistico, ai consulenti musicali, alle ragazze che ci hanno seguito e gestito in tutto e per tutto. Dei professionisti adorabili. Sempre gentili e sempre sorridenti.

Comunque, troviamo il tema “il muro” e l’idea di usare dei pannelli da spostare, far cadere, incastrare etc. Dall’idea del pannello, alla consegna dei prototipi, fino agli 8 pannelli …è passato un bel po’ di tempo prezioso che ci ha costretti a chiuderci praticamente in sala prove per tre settimane comprese le vacanze di pasqua. I genitori delle riccitelle, in questa ultima fase, hanno superato se stessi. Ci portavano da mangiare, restavano ad assistere alle prove x dare una mano, ci mettevano la musica, ci portavano il caffè nel thermos, ci incitavano nei momenti di stanchezza… insomma sono stati i nostri coach. Capitanati tutti dalla capa-coach Francesca .

La Finale si è svolta in diretta a Milano il 28 aprile. Noi abbiamo vissuto in Teatro dal 22 aprile 7 giorni meravigliosi insieme agli altri concorrenti. Un’atmosfera fantastica. Tutti sapevamo di essere dei vincitori x essere arrivati fino a li. Comunque fossero andate le cose, noi eravamo tutti felici.

https://www.facebook.com/agnesericcitellidancer/videos/442583552743771/

Come è andata a finire lo sapete. Cosa siamo diventate noi dopo questa avventura … forse ve lo devo dire. Abbiamo acquistato tutte (dalle 12enni alla “vecchia” Maestra) un’energia in più, che è scaturita dalla nostra esperienza di un anno. Un anno di prove, impegno, sacrifici, emozioni, amicizie che si saldano, momenti buffi, problemi che si creano da risolvere, intoppi, e poi altri intoppi, poi li risolvi e se ne crea un altro e ti chiedi se ti stanno girando una Candid Camera.

Siamo diventate più forti. ma anche più leggere. … come dicevo prima, non è che con la nostra esperienza ad IGT fino in Finale abbiamo salvato il mondo, ma abbiamo vissuto una delle esperienze più pazzesche che ci potessero capitare. E a questo punto non ci sediamo sugli allori ma ci stiamo già domandando cosa possiamo fare di più e di nuovo per tenere allenato il nostro cuore alle emozioni nuove e diverse e perché un po’ di “ego esploso” nella vita aiuta a rimettersi in viaggio senza paura. È vita anche questa. Meravigliosa

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