Mi sono formata con la danza classica, è la disciplina che ho iniziato a studiare per prima e che ancora studio quotidianamente con il Maestro Ludmill Cakalli.

Nei mie anni di formazione ho studiato danza di carattere (favolosa!!) danza spagnola, un po’ di tip tap (e vorrei avere il tempo per riprenderlo), il jazz televisivo degli anni 80, il funky, l’hip hop e la modern dance.

Continuo a pensare che ho potuto agevolmente avvicinarmi a tutte le altre  discipline grazie all’impostazione e al “piazzamento” che mi ha dato lo studio della danza classica-accademica.

five positions ballet - cinque posizioni danza

Come tenere la schiena, come trovare e spostare il proprio baricentro  a seconda della dinamica del movimento, dove trovare la spinta giusta per saltare e come atterrare nel modo giusto, come impostare una pirouette, come rinforzare la muscolatura più profonda ed attivare quei muscoli che spesso si fa fatica a “sentire” ( come gli adduttori o i rotatori) per una buona tenuta di una posizione o la tenuta delle gambe e della schiena in un adagio.

seconda posizione en dehorsLa danza classica lavora tutta in “en dehors” .

Vi riporto  l’interpretazione di Wikipedia, spiega esattamente e chiaramente il concetto di en dehors.

La danza classica

“La danza classica è una danza d’école (scuola) basata sul principio fondamentale dell’en dehors (in fuori). Utilizzando l’en dehors le gambe devono mostrare al pubblico la loro parte interna e per fare questo la coscia deve ruotare all’esterno di 90° rispetto all’asse del corpo. Si raggiunge più facilmente l’en dehors, che equivale alla rotazione del femore verso l’esterno, stringendo i muscoli che formano la cintura addominale e i glutei e mantenendo la colonna vertebrale eretta.

La testa deve essere in linea sulla stessa verticale dei piedi, in posizione naturale. L’en dehors non è una semplice convenzione, ma è necessario per dare agli arti inferiori del danzatore libertà di movimento in ogni direzione, permettendo alla testa del femore di ruotare liberamente e completamente nel suo acetabolo. La posizione si ottiene dopo anni di studio ed è legata alla conformazione fisica di ogni danzatore. Un buon en dehors si ottiene eseguendo particolari esercizi studiati apposta per ruotare la coscia senza stirare i tendini o strappare i muscoli.

Inoltre è fondamentale la postura del busto, che deve essere sempre eretto e allungato verso l’alto. Le spalle devono essere tenute abbassate e aperte, il collo sostenuto in allungamento; per le scapole esistono almeno due filoni di pensiero: uno le vuole appiattite nella schiena e l’altro le utilizza come delle molle a seconda della dinamica che si vuole imprimere all’evoluzione tecnica. È importante posizionare la linea delle spalle sempre in linea con in fianchi, con i muscoli addominali e glutei contratti; questa posizione, che può sembrare innaturale, è però necessaria a mantenere l’equilibrio del ballerino durante le evoluzioni.”

A questo punto arriva la mia personale considerazione:  se un bambino si avvicina prima alla danza classica e passerà poi in seguito ad altri generi di danza, avrà la “fortuna” di possedere già una buona impostazione, un ottimo controllo del proprio corpo nei salti, nei giri e nelle tenute.

Desmond RichardsonDovrà solo entrare in uno stile diverso, trovare dinamiche diverse di movimento, impostare le pirouette usando il parallelo, ad esempio . Sarà interessante nel suo percorso di danzatore trovare altri modi di “muoversi nello spazio”, ma sarà avvantaggiato perché conoscerà già il proprio corpo e saprà dove trovare gli equilibri ed il punto di forza.

Rimango una grande sostenitrice, e come me molti insegnanti e danzatori, della danza classica come base per poi accedere a tutti gli altri generi di danza. La conferma  ce l’ho ogni volta che sono a New York a studiare,quando vedo gli stessi danzatori passare con disinvoltura dalla sbarra di classico alla lezione di theatre dance,a quella di tip tap o di modern.

Mikhail Baryshnikov & Ana Laguna. "Three Solos and a Duet"Un esempio famoso è quello di Michail Baryšnikov (famoso danzatore russo che, nel 1974, chiese asilo politico in America diventando Primo Ballerino e, di seguito, direttore artistico all’American Ballet Theatre di New York) che ha cercato attraverso le collaborazioni con coreografi e danzatori della nuova generazione della modern dance come Twyla Tharp, Mark Morris, Mats EkAna Laguna e altri ancora, un nuovo modo per esprimersi sul palcoscenico. Tutto ciò che è stata la sua preparazione classica gli ha permesso di spaziare in altri mondi con una consapevolezza e controllo del proprio corpo “speciale”.

Chiacchierando con il mio Maestro di Modern di Steps a NewYork, Max Stone, di cui vi ho già parlato, ne ho avuto ulteriore conferma: “Quando lavoro con danzatori che hanno solide basi classiche – mi racconta Max – è fantastico! All’inizio magari hanno un po’ di difficoltà a lasciar “andare le spalle”, a trovare una nuova dinamica di movimento, ma quando poi entrano “nello stile”, con loro si possono raggiungere risultati sorprendenti grazie alla loro preparazione ed alla tecnica “classica” che li rende forti, flessibili, con gambe alte e tenute e  con spinte nei salti… sbalorditive”

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